È stato presentato durante l’ultimo evento di Huawei, insieme ai nuovi device della casa produttrice; eppure HarmonyOS ha saputo farsi notare già prima di diventare parte integrante dei prodotti del colosso cinese. Il sistema operativo alternativo per smartphone, tablet, smartwatch e altri dispositivi smart ad Android è dunque realtà.
Accompagnato dalla tagline "One as All, All as One", HarmonyOS ha subito mostrato il suo carattere grazie a una versatilità estremamente ampia. Infatti, il sistema operativo è in grado di girare con facilità su dispositivi di ogni tipo, oltre ai canonici telefonini – anche nei modelli più datati – e agli indossabili tra cui smartwatch e tablet dell’azienda. Certo, non mancano neanche le somiglianze con Android 10, senza contare l’easter egg, soprattutto alla luce della conferma dal lato di Huawei di aver utilizzato risorse di stampo open source, tra cui proprio Linux, per realizzare in tempi brevi l’architettura del software. Non resta che vederlo in opera per comprendere differenze e similitudini.
HarmonyOS, come funziona
Il sistema operativo HarmonyOS nasce per integrarsi in ogni aspetto della quotidianità, dalla casa al lavoro, al viaggio, fino alla salute e allo sport. Una volta installato, consente agli strumenti di Huawei di comunicare tra di loro in modo fluido, dando vita a un’unica grande entità, il cosiddetto sistema Super Device, dalle molte sfaccettature, con la possibilità di controllarlo a distanza con una sola app capace di dialogare con tutti migliorando sostanzialmente l’esperienza utente attraverso un’interazione fluida e mai frammentata.
Con il pannello di controllo completamente rivoluzionato è possibile collegare i dispositivi di cui si ha bisogno in maniera rapida. Per esempio, per visualizzare un film dalla smart tv allo schermo dello smartphone, è sufficiente trascinare l’icona del primo sul secondo; se invece si vogliono utilizzare gli auricolari – vedi i FreeBuds 4, si può spostare con il dito l’icona relativa su quella del telefono: ecco che il video prosegue la riproduzione sul mobile mentre l’audio viene riprodotto dagli indossabili connessi.
C’è poi il Multi-Device Task Center, attualmente disponibile su telefonini e tablet, che permette alle app di funzionare su oggetti differenti senza che sia installata su ognuno di essi: minor spazio occupato e maggiore semplicità di utilizzo. A questi, poi, vanno aggiunti i widget che, sfruttando uno stile leggero e immediato, permettono un uso più consapevole e semplificato dell’intero sistema.
Ultima caratteristica ma non meno importante è HiLink, che connette diversi elementi della smart home per vivere intelligentemente all’interno della propria abitazione. Così è possibile accedere alle ricette, consultabili appoggiando il dispositivo al forno (ovviamente spento), fino a tenere sotto monitoraggio costante la conservazione dei cibi sui ripiani dei frigoriferi realizzati da Haier.
HarmonyOS, chi potrà utilizzarlo
HarmonyOS sarà installabile su tantissimi strumenti a marchio Huawei. Sono oltre 200 gli smartphone che riceveranno HarmonyOS 2.0, dai più recenti a quelli risalenti fino al 2016 (sebbene ancora vi siano dubbi sull’utilizzo dei servizi Google sui più vecchi).
Tra i dispositivi compatibili con HarmonyOS ci sono la serie P40, Mate 40 e 30, Nova 7, 6 e 5 e, addirittura, la P10 risalente a febbraio 2017. Come se non bastasse, entrano nella lista anche i nuovi device rilasciati durante l’evento, come il tablet MatePad Pro e Watch 3, il primo smartwatch a supportare il nuovo sistema operativo, per un totale di circa 100 prodotti dedicati ai molteplici ambiti del quotidiano.