Oppo lavora a uno smartphone a tutto schermo: come sarà fatto

Volta: 15/Jul Di: kenglenn 423 Visualizzazioni

In mancanza di Huawei, fermata dal ban USA dopo una corsa attraverso la quale era riuscita in pochi anni a raggiungere il livello della concorrenza a suon di innovazioni, a spingere insieme a diverse altre sul pedale dell’innovazione è Oppo, gigante cinese di cui è appena emerso un brevetto per la realizzazione di uno smartphone tutto schermo.

Di smartphone Android la cui superficie frontale è tutta (o quasi) occupata dallo schermo oggi è pieno il mercato, ma le aziende produttrici vogliono colpire gli appassionati con soluzioni ancora più spinte. L’obiettivo, che traspare anche dal brevetto di Oppo, è quello di progettare uno smartphone in cui lo schermo occupi per davvero tutto lo spazio a disposizione, quindi tanto la parte frontale quanto quella posteriore, ad eccezione di poche aree destinate a componenti irrinunciabili come le fotocamere. La soluzione di Oppo segue le altre, analoghe, di Huawei o Samsung, che in passato hanno depositato brevetti simili. Quello di Oppo risale al 4 maggio 2021, quando il World Intellectual Property Office (WIPO) ha comunicato di aver registrato la documentazione.

Il brevetto di Oppo per lo smartphone tutto display

Lo smartphone tutto schermo di Oppo ha la parte anteriore, quella posteriore e pure il fianco sinistro occupati dallo schermo, mentre il fianco destro rimane a disposizione dell’utente insieme ad una piccola porzione della superficie posteriore per sorreggere lo smartphone e per ospitare il gruppo fotocamere, nel brevetto composto da quattro elementi in aggiunta al flash LED.

Oppo lavora a uno smartphone a tutto schermo: come sarà fatto

Il disegno allegato al brevetto di Oppo, com’è normale in occasioni come questa, è piuttosto schematico. Per cui, dato il fascino di una soluzione così audace, il graphic designer olandese Jermaine Smit ha utilizzato quella base per dare al progetto di Oppo delle sembianze realistiche.

Quella delle immagini è e rimane un’elaborazione “autonoma", derivante cioè dall’immaginazione del designer ed in nessun modo riconducibile ad Oppo o ad indiscrezioni credibili. Il progetto è affascinante, ma per lo stato attuale dello sviluppo tecnologico sembra, a spanne, anche di difficile realizzazione in termini di assemblaggio e di resistenza nel tempo.

Oppo tuttavia ha mostrato tramite il brevetto approvato dal WIPO di avere delle idee concrete per la sua realizzazione. Nel documento infatti l’azienda spiega come incollare lo schermo al telaio centrale e come del personale qualificato potrebbe, eventualmente, rimuoverlo magari per sostituirlo in seguito ad un danno.

Viene utilizzata una piastra in acciaio molto sottile posizionata tra lo schermo e il telaio. In questo modo, il display flessibile è supportato in modo ottimale e può essere utilizzato uno schermo dallo spessore abbastanza contenuto.

Non solo display, anche fotocamere a gogo

Malgrado la documentazione riguardi principalmente l’assemblaggio dello smartphone tutto schermo, il brevetto di Oppo parla in modo approfondito anche delle fotocamere, su cui l’azienda pare esserci concentrata ampiamente nonostante la particolarità del dispositivo stia, ovviamente, nello schermo.

Il gruppo fotocamere del prototipo è composto da diversi obiettivi: le immagini ne mostrano quattro nel classico arrangiamento verticale. La documentazione inoltre mostra la possibilità di aggiungere ulteriori fotocamere. Chissà se e quando potremo ammirare smartphone audaci come quello di Oppo.