Ovviamente le prestazioni sono il suo cavallo di battaglia, è molto veloce, sempre reattivo, non scalda, non teme i giochi più impegnativi per lunghe sessioni. Per chi non è un giocatore incallito come il sottoscritto, le performance affidabili e costanti saranno comunque una buona carta nel lungo periodo, vi darà soddisfazione, o meglio, non vi starà stretto già dopo alcuni mesi a causa del tipico ingolfamento che subiscono tutti gli smartphone low cost.
Il secondo aspetto valido è la sostanza, cioè alcune caratteristiche valore aggiunto che vanno prese in considerazione quando si compra un nuovo smartphone. Il vetro protettivo è un Gorilla Glass 6, vi mette al riparo da graffi e rotture accidentali (pur rimanendo comunque un vetro) ed è notevolmente superiore rispetto a ciò che si trova sotto i 200 Euro; 128 GB di memoria UFS 3.1, veloce e abbondante quel che basta da permettervi di dimenticarvi dell'espansione di memoria sfruttando il secondo slot per una seconda SIM, 6 GB di RAM LPDDR4X, jack audio da 3,5 mm, due speaker stereo (non troppo potenti purtroppo), certificazione IP53 per la resistenza a spruzzi d'acqua e polvere.
Poi viene l'autonomia, due giorni se siete un po' attenti ai consumi e/o non utilizzate troppo lo smartphone per i giochi. E' certamente un telefono grande e pesante ma saprà ripagarvi con la tranquillità che sa dare sul fronte autonomia. Siamo sulle 6 ore e mezza di display attivo su per giù, fin che mai, merito dei 5160 mAh di batteria. La ricarica è rapida, alimentatore in confezione da 33 Watt, bene.
Inaspettatamente, lo dico con in mente diversi smartphone problematici dell'ecosistema Xiaomi, POCO X3 Pro non ha alcun problema banale sui sensori di prossimità, luminosità, sulla connettività, carrier aggregation e anzi, a tal proposito gode di una ricezione del segnale particolarmente efficace a fronte di valori SAR nella norma (0,57 W/Kg testa, 0,90 W/Kg corpo). Dovrebbero essere tutti così.