Xiaomi Pad 5, è lui il miglior tablet Android sotto i 400 euro? La recensione

Volta: 10/Jan Di: kenglenn 473 Visualizzazioni

Dopo qualche anno di stasi il mercato dei tablet ritorna frizzante non solo nelle fasce più basse e più alte, ma anche in quelle intermedie fin troppo spesso dominate dall'iPad tradizionale di Apple. Con l'arrivo dei nuovi MatePad di Huawei e di Xiaomi Pad 5, però, il tablet della Mela vede due avversari decisamente agguerriti e pronti per la sfida senza troppa timidezza.Dopo aver provato il tablet di Huawei abbiamo anche messo le mani su Xiaomi Pad 5, e nella nostra recensione completa trovate tutto quello che c'è da sapere su uno dei migliori tablet in circolazione sotto la soglia psicologica dei 400 euro.

[HWUVIDEO="3178"]Xiaomi Pad 5, è lui il MIGLIOR TABLET ANDROID sotto i 400 euro? La recensione[/HWUVIDEO]

Indice dell'articolo

  • Fotocamera
  • Considerazioni finali
  • Specifiche tecniche

    Xiaomi non è nuova nel mondo dei tablet, tuttavia Xiaomi Pad 5 arriva dopo un'estesa attesa rispetto al lancio dei precedenti modelli della famiglia (che usavano ancora il prefisso Mi e non erano arrivati ufficialmente nei nostri confini). Il nuovo modello utilizza un form factor con linee squadrate che ricordano quelle di iPad Air o iPad Pro, differenziandosi attraverso un retro in plastica con tonalità cangianti in base alla luce ambiente. L'estetica e la cura nei dettagli sono senza dubbio premium, per un tablet bello e comodo da usare. Le dimensioni: 255 x 166 mm con uno spessore che sfiora i 7 mm, mentre il peso è pari a 511 grammi.

    Punto di forza del tablet è il suo display da 11" con supporto alla risoluzione 1600x2560 pixel, quindi con formato di 16:10 e un refresh rate di 120Hz. Il display è un LCD IPS che offre una copertura di 1 miliardo di colori, promettendo supporto ai contenuti HDR e Dolby Vision. Il comparto multimediale prevede poi un sistema stereo a quattro speaker integrato con possibilità di riprodurre contenuti 24-bit e 192kHz. Non è presente il jack audio da 3.5mm, mentre le fotocamere non sono particolarmente raffinate: al posteriore troviamo un sensore da 13MP con obiettivo f/2.0, capace di registrare anche in 4K@30fps, mentre all'anteriore è presente un modulo da 8 MP f/2.0 che può registrare in Full HD.

    Xiaomi Pad 5
    OS (al lancio)Android 11 con MIUI 12.5
    ProcessoreQualcomm Snapdragon 860a 7-nm1 x Kryo 485 @ 2,96 GHz3 x Kryo 485 @ 2,42 GHz4 x Kryo 485 @ 1,80 GHz
    Memorie6GB di RAM128 GB Non espandibili
    Display

    11" LCD IPS (16:10) @ 120Hz2560 x 11600 px (274 PPI)HDR10 - Dolby Vision

    Fotocamere

    Retro:13 MP f/2.0 con flash LEDVideo Ultra HD @ 30 fps Fronte:Normale: 8 MP f/2.0

    Extra

    Wi-Fi ac 2.4-5GHzBluetooth 5.0DAC 24-bit/192kHzDolby Atmos

    PorteUSB Type-CNO jack audio 3.5 mm
    Batteria8.720 mAhRicarica rapida 33W PD 3.0
    Dimensioni254,7 x 166,3 x 6,9 mm
    Peso511 grammi

    Xiaomi Pad 5 supporta il pennino, che può essere caricato magneticamente, ma sorprendentemente non è disponibile in commercio una versione con slot per la SIM, né 4G, né 5G. Nella variante non-Pro che abbiamo provato fa uso del processore Qualcomm Snapdragon 860, non troppo recente ma comunque stampato a 7-nm e con 8-core da massimo 2,96GHz. In Italia viene venduto in un'unica variante da 6 + 128 GB di memoria, non espandibile, nei colori Cosmic Gray e Pearl White, e sul sito ufficiale non abbiamo trovato traccia della Keyboard Cover, ma solo della Smart Pen. Ad alimentare il tutto è presente una batteria da 8.720mAh con supporto alla ricarica rapida da 33W su tecnologia PD 3.0, attraverso il connettore USB Type-C presente.

    Presenti all'appello, chiaramente, Wi-Fi 5 (ac) e Bluetooth 5.0, mentre risultano assenti modulo GPS e sensore di impronte. Lato software non può mancare la personalizzazione proprietaria di Xiaomi, la MIUI 12.5 su base Android 11, rivista in chiave tablet. Anche nel software i rimandi al mondo iPad non sono pochi.

    Xiaomi Pad 5: prezzi e dotazione

    Xiaomi Pad 5, è lui il miglior tablet Android sotto i 400 euro? La recensione

    Le caratteristiche tecniche di Xiaomi Pad 5 sono equilibrate, così come il suo posizionamento di mercato è a nostro avviso perfetto: 399,90€ per la sua versione da6 + 128GB che è, come già detto, l'unica presente ufficialmente nel nostro mercato. La Xiaomi Smart Pen, però, si compra a parte: 99,90€ per chi volesse espandere le funzionalità del device.

    Nella dotazione troviamo solo l'essenziale, come si addice a questa categoria di prodotto: vi dovranno bastare il caricabatterie da 33W e il cavo USB Type-C, in aggiunta alla guida rapida e alla scheda di garanzia. Non viene fornito l'adattatore da USB Type-C a jack da 3.5mm, accessorio che avremmo gradito in mancanza della porta audio.

    Software ed esperienza d'uso

    La MIUI 12.5 di Xiaomi presenta molte caratteristiche riprese da Android, cosa ovvia visto che si basa su Android 11, ma anche parecchi richiami al mondo Apple. E' abbastanza Apple-style tutta la caratterizzazione stilistica, basata su colori saturi e uno stile lineare e minimalista.

    Di default tutte le app installate vengono riversate sulla Home e la navigazione avviene solo tramite gesti, ma l'utente può decidere se abilitare il "Cassetto app" per nascondere le app meno usate dalla Home o abilitare i tasti on-screen di navigazione. Anche la scelta di suddividere il Centro notifiche in due aree distinte, una con le notifiche e l'altra con le azioni rapide, rimanda ad Apple, e non è una soluzione che ci è piaciuta moltissimo. Troviamo più comoda la schermata unica di Android con notifiche e azioni rapide.

    E' abbastanza ridotto il bloatware al primo avvio: troviamo infatti tutta la suite di applicazioni Google, fra cui l'Assistente Google, e alcuni strumenti essenziali. Fra questi il Pulitore, Musica, Video, un'app per gestire la Sicurezza, una Galleria, e anche uno Scanner, l'app Meteo e il Mi Browser. Ci sono dei doppioni con le app Google, e un'app Note compatibile al 100% con la Smart Pen proprietaria, che funziona molto bene senza ritardi sensibili. Gli utenti di smartphone Xiaomi possono beneficiare di Mi Share, un sistema per condividere dati in maniera semplice e veloce.

    Non mancano le Funzionalità speciali che incontriamo spesso anche sugli smartphone proprietari: Turbo videogiochi, Finestre a comparsa (per trascinare una notifica e gestirla all'interno di una piccola schermata) e Secondo Spazio (per utilizzare un account protetto nel dispositivo), sono le principali. Come ogni tablet che si rispetti abbiamo anche le due modalità principali di multi-window: lo split screen, con cui usare due app affiancate contemporaneamente su schermo, e la possibilità di eseguire un'app in finestra in primo piano rispetto a quello che succede sul suo sfondo.

    La gestione delle app e delle finestre avviene con una reattività ottimale anche quando si svolgono diverse operazioni contemporaneamente. Granitica la fluidità in quasi tutte le circostanze, anche grazie ai 120Hz del display e all'hardware integrato che riesce a gestire la MIUI, anche qui leggerissima come su smartphone, in maniera esemplare.

    Analisi tecnica

    Qualcomm Snapdragon 860 è la riproposizione di Snapdragon 855, piattaforma hardware non più di ultimissima moda, con un leggero overclock per il core principale. Rispetto allo Snapdragon 888 di nuova generazione abbiamo un processo produttivo meno moderno (7-nm contro i 5-nm dell'888) e una microarchitettura per i core meno recente, oltre a un DSP di due generazioni fa. Qualcomm Snapdragon 860 è praticamente identico a Snapdragon 855, cambiando solo la frequenza del core principale: 2,84GHz su Snapdragon 855, 2,96 GHz invece sul nuovo Snapdragon 870. Di seguito le differenze fra i vari SoC.

    Di fatto non un grosso problema, dal momento che - come vedremo di seguito - le prestazioni sono simili a quelle dei migliori tablet Android di pari fascia di mercato, e l'autonomia garantita dalla grossa batteria non è un grosso problema. Anzi!

    Benchmark

    Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

    Display

    Xiaomi Pad 5 monta un display WQHD+ con formato di 16:10 estremamente comodo sia per quanto riguarda la visione di contenuti multimediali, sia per la navigazione su web o nelle app. Supporta lo standard DCI-P3, stando ai proclami del produttore, e oltre un miliardo di colori. Monta inoltre un sensore di luce e un sensore di temperatura del colore, permettendo così di abilitare la funzione chiamata Colori adattivi che regola i colori in base alla luce ambientale. Il supporto al Dolby Vision e all'HDR10 viene abbinato al supporto al Dolby Atmos per gli speaker integrati, e all'Hi-Res Audio anche Wireless. L'utente può scegliere di impostare la frequenza di aggiornamento a 60Hz e 120Hz, che non risulta quindi essere adattiva.

    Analisi Display

    Il display di Xiaomi Pad 5 può essere impostato in tre modalità diverse:

    Durante i nostri test abbiamo misurato una luminanza massima di 447 nit, con un rapporto di contrasto pari a 1230:1 circa. Valori abbastanza significativi, che consentono una visione di buona qualità, anche se non eccellente, anche in ambienti esterni sotto la luce del sole.

    Modalità Standard

    Gamut

    Bilanciamento del bianco

    Curva di gamma

    Fedeltà cromatica (DCI-P3)

    Riproduzione HDR

    Gamut

    Bilanciamento del bianco

    Curva di gamma

    Fedeltà cromatica (DCI-P3 SMPTE 2084 HDR)

    Alti e bassi per il display di Xiaomi Pad 5 che, al netto di una riproduzione cromatica comunque efficace, presenta qualche incertezza sul fronte della precisione. La modalità Standard è la più corretta in base ai nostri test, pur palesando un DeltaE medio di 5,5 con i colori del Macbeth Color Checker (abbiamo misurato una precisione poco soddisfacente soprattutto con i colori caldi). In questa modalità risulta corretto il triangolo di gamut secondo il riferimento DCI-P3, ed è corretta anche la progressione tonale del bianco con una curva di gamma che segue bene il riferimento. A saturazioni intermedie, tuttavia, il Macbeth Color Checker ha messo in evidenza alcune imperfezioni nella riproduzione cromatica, presenti su tutte le modalità di riproduzione disponibili attraverso la MIUI 12.5. E' invece fedele la riproduzione di contenuti HDR, di buona qualità su Xiaomi Pad 5. Qui troviamo un DeltaE = 3,8 e una curva di gamma abbastanza fedele secondo il riferimento, mentre il bilanciamento del bianco risulta fedele solo dal 30% in su (difficile notare imprecisioni a occhio nudo a valori inferiori, comunque). Il triangolo di gamut, però, è leggermente meno esteso rispetto alla riproduzione di contenuti SDR.

    Autonomia

    Xiaomi Pad 5 ci ha sorpreso sul piano dell'autonomia con un risultato che non si vede spesso su tablet. Nel nostro test di navigazione Wi-Fi, realizzato con uno script automatizzato che simula l'interazione umana con le pagine web, abbiamo totalizzato un risultato di 965 minuti. Come paragone, tablet dall'ottima autonomia come Huawei MatePad 11 o MatePad 10.4 hanno fatto realizzare risultati di 725 e 800 minuti rispettivamente. La personalizzazione di Huawei è meno aggressiva nei tempi in idle, tuttavia Xiaomi Pad 5 è al momento il tablet che nel nostro test ha totalizzato il punteggio superiore fra i modelli delle ultime generazioni.

    In abbinamento al caricabatterie da 33W con tecnologia Power Delivery 3.0, l'autonomia di Pad 5 non è mai un grande problema: la durata della batteria è di fatto uno dei punti di forza del nuovo tablet cinese. Questo è anche merito della grossa unità da quasi 9.000mAh installata sotto lo chassis in alluminio e plastica.

    Fotocamera

    Se sul piano dell'autonomia Xiaomi Pad 5 ci ha sorpreso favorevolmente, su quello della fotocamera non ci sono grandi aspetative. Il tablet monta un piccolo sensore da 13 MP al posteriore all'interno di una piccola isola che sporge leggermente dal dispositivo. L'isola presenta anche lo spazio per un secondo modulo, che è solo "disegnato" visto che al suo interno non c'è niente. E' invece presente un flash LED, che aiuta ad aggirare i limiti del sensore quando la luce ambientale è scarsa. Sulla parte frontale troviamo invece un sensore da 8 MP, all'interno della piccola cornice del display, più che soddisfacente per le ormai essenziali videoconferenze.

    Esempi di scatto Xiaomi Pad 5

    Clicca sulle anteprime per vedere le foto originali

    La qualità degli scatti di Xiaomi Pad 5 non fa impazzire, questo è chiaro. Le foto sono utilizzabili soprattutto quando scattate in buone condizioni di luce, ma in molti casi è evidente il rumore di fondo e una generale scarsa incisività per quanto riguarda l'aspetto cromatico. Alcuni aspetti possono essere corretti in postproduzione, altri meno. Nessun tablet eccelle in questo ambito, questo è vero, ma ci sono diversi modelli che allo steso prezzo riescono a offrire qualcosa in più rispetto a Xiaomi Pad 5.

    Considerazioni finali

    Xiaomi Pad 5 è sicuramente uno dei tablet da considerare intorno alla soglia di prezzo di 400 euro, soprattutto per chi è alla ricerca di un dispositivo pensato per la mera riproduzione e consultazione di contenuti. Il display è di buon livello, ed è accompagnato da un ottimo comparto audio, mentre le prestazioni sono sempre elevate con una fluidità ottimale garantita anche dai 120Hz. Decisamente azzeccato anche il design che, se da una parte ricorda quello di dispositivi della concorrenza, dall'altra è abbastanza riconoscibile per la finitura al posteriore.

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    Rispetto a MatePad 11, con cui si confronta direttamente, può vantare alcune caratteristiche interessanti come il display HDR a 120Hz - seppur di qualità lievemente inferiore - e il supporto completo al Google Play Store, oltre che un'autonomia da vero primatista. Difficile invece decretare un vincitore rispetto a iPad, invece, visto che in questo caso è più una questione di gusti ed ecosistema. Certo è che Xiaomi Pad 5 si configura come una delle migliori alternative del nuovo iPad da 10.2", forse la migliore in assoluto sotto i 400 euro con sistema operativo Android.