#DAppleAcademy / Parte 10ª / Speciale iPad n. 3 / Apple iPad, quale scegliere e perché

Volta: 09/Mar Di: kenglenn 634 Visualizzazioni

Apple iPad è disponibile in molte varianti, ma quale dovremmo scegliere?Considerando che l’iPad è il prodotto d’eccellenza della produzione mondiale dei tablet sarebbe facile affermare: il migliore fra quelli che ci si può permettere.

Tuttavia non è mai così semplice e banale la valutazione, tantomeno quando il suo utilizzatore è un Disabile e quindi non un semplice Utente bensì un D-Utente che dovrà mediare fra le esigenze tecnico informatiche e i limiti dovuti alle sue ridotte capacità residue. Riprendiamo quindi il teorema già formulato perfezionandolo nella sua forma definitiva, ossia:

Chiarito questo fondamentale concetto che vuole definire i tratti del “Disabile DOC” in relazione all’argomento, penso anche che siano propedeutici alla comprensione di quanto leggerete i seguenti articoli:

Fatte queste premesse giungiamo gradatamente al punto.

Indice sezioni

“Logistica Amanüènse”

Introduco con questo articolo un nuovo concetto: la «Logistica Amanüènse».

Unendo il significato di Logistica – che semplifichiamo come capacità organizzativa e gestionale degli spostamenti – e Amanüènse – più in generale coloro che hanno grandi abilità nelle mani per scrittura e… – otteniamo quella capacità di gestire le mani che definirà il nostro potenziale nell’interfacciarci con i vari modelli di iPad – nello specifico – ma non solo.

Quindi ognuno di voi potrà valutare se stesso e la propria Logistica Amanüènse anche in relazione al precedente teorema che, come dimostra, non tutti i Disabili sono tali difronte a tutto.

Quale iPad e per chi

L’immagine che segue è la schematizzazione di Apple della sua gamma di iPad. Nel mio esamesovvertirò quest’ordine puntando su una sequenza più storica e di accessibilità economica.

L’immagine mostra l’attuale gamma degli iPad con i relativi prezzi base.

Iniziamo quindi la valutazione modello per modello:

Non ho esaminato i vari dispositivi da un punto di vista puramente tecnico, spero però – anche con quanto segue – di avervi dato una lettura dell’argomento veramente da “Disabile DOC”.Cerchiamo però di aggiungere qualche considerazione.

Altri dettagli fra presente e futuro prossimo

Come aggiungere “eccellenza” a un grande prodotto intervenendo sia sull’hardware, ma soprattutto sul software non necessariamente solo iPadOS.

Il connettore

Con gli attuali iPad abbiamo due diversi tipi di connettori se ci limitiamo alla fisicità dello stesso. iPad e iPad mini hanno il connettore Lightning, mentre iPad Air e iPad Pro hanno un connettore di tipo USB-C che nel Pro risulterà già essere una presa Thunderbolt / USB 4.

Il tipo di connessione ci interesserà qualora avessimo la necessità di collegare all’iPad un Hub o una semplice periferica USB come una trackball ExpertMouse di Kensington.La possibilità non manca né con un tipo di connettore né con l’altro; il connettore tipo USB-C facilita però di molto le cose e ci eviterà di sprecare soldi in adattatori dedicati che un domani quasi sicuramente non useremo neppure più.

Siri + Face ID

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Non credo di dover aggiungere molto a quanto scritto in relazione all’iPad Pro e al suo Face ID. Era però obbligatorio sottolineare la potenza in Accessibilità di questo binomio!

Siri, un’assistente alla quale non hanno insegnato tutto

«Ehi, Siri!», questo è il titolo del video che vi invito a guardare prima di continuare la lettura; questo per capire come sia confortante poter interagire con un aiuto che c’è sempre e dimostra quasi una sorta di rapporto empatico.

Siri, come assistente vocale, è una grande risorsa per tutti e quindi lo è di più per chi è un “Disabile DOC” in relazione al teorema propostovi in apertura di articolo.

Peccato però che a Siri, i suoi creatori, non abbiano insegnato alcune cose che per noi Disabili risultano fondamentali. Come, ma non solo:

  1. Siri multi dispositivo (eh, magari!)Manca la possibilità di “ribattezzare” Siri in funzione del dispositivo che adoperiamo.Sarebbe necessario poter attribuire un nome alternativo a Siri per attivare l’assistente la dove occorre.Nel mio caso con un Mac mini M1, un iPhone X, un iPad e un iPad Pro risulta impossibile, per esempio, essere certi che Siri si attivi su iPhone X; è casuale la sua interazione, risponde dal dispositivo che – presumo – intercetta per primo la richiesta d’intervento.Questo è a dir poco inaccettabile!
  2. Navigazione nel “Finder”Si parla di Finder quando si parla di Mac ma estendiamo il concetto anche a iPhone, iPad etc. giusto per capirci.Al momento non è possibile, per esempio, navigare fra le pagine di iPhone e iPad e questo è solo un esempio fra molti.
  3. Chiusura di una AppSiri apre, lancia, una App ma non la chiude.A qualcuno sembra logico?
  4. Comprensione “contestuale”Siri non è l’unica assistente vocale che non “entra nel contesto” per continuare ad agire in base ai comandi senza che debba essere invocata per ogni azione.Se qualcuno ha prove concrete e contrarie a quanto affermo, sarò ben felice di smentirmi!
  5. Parole mancanti personalizzate come comandiNon è questo l’articolo nel quale si può approfondire l’argomento, ma sarebbe utile poter attribuire dei “nomi comando” ad azioni basiche, ma ripetitive, che agevolerebbero molti Disabili con problemi fonetici oltre a colmare una grande lacuna per tutti.
  6. Regolazione del grado di comprensione voce utenteCi è sempre stato raccontato che Siri risponde solo alla nostra voce, questo è certamente un bene per sicurezza e privacy.Vi sono pero dei Disabili, con più o meno gravi problemi fonetici, ai quali occorrerebbe abbassare quella rigidità che Siri mette nell’accettarci come suoi utenti come da ID Apple.Queste sono le “singolarità” che, se riconosciute, farebbero di un sistema un gran bel sistema!Essendo l’utente che opera questa scelta non sarà Apple a “svaccare” sulla sicurezza, ma piuttosto sarà Apple a riconoscere le esigenze anche di molti D-Utenti…
  7. Disponibilità in ogni dispositivo Apple (in base al mercato di riferimento)Questa è più una questione marketing: è assurdo che vi siano, o vi siano stati, (non posso verificare tutto) dei dispositivi – vedasi Apple TV per esempio – che negli USA funzionino con Siri mentre in Italia no.
  8. Implementazione dell’App Comandi come “esecutore” di SiriTanto più che Comandi arriverà anche in macOS con la versione 12 detta Monterey, sarebbe ora che fossero implementate tutte quelle funzioni relative al concetto esteso di “Finder” di cui ho già scritto.Questo anche per diversi altri motivi già detti.
  9. «Ehi Siri, sogni d’oro!», tramite ID AppleNell’ambito dello stesso ID Apple dovrebbe essere possibile attivare e disattivare Siri su un determinato dispositivo diverso da quello in uso. Ovviamente sempre impartendo il comando a Siri che risulterà in esecuzione su un altro nostro device o computer.Per quanto macchinosa, potrebbe essere una primordiale soluzione alla definizione del dispositivo da voler usare.Un comando utile potrebbe anche essere: «Ehi Siri, passa su [nome dispositivo]».
  10. E…La lista sarebbe ancora lunga.

Sebbene la trattazione verta su iPad, quanto sopra detto è ovviamente da intendersi per tutti i dispositivi Apple sui quali Siri ha la funzione di assistente vocale.

Siri dovrebbe certamente essere potenziata!

iPadOS 15 e “Controllo Universale” di macOS 12

In macOS 12 Monterey “Controllo Universale” renderà molto più usabili tutti gli iPad, quantomeno in modalità stanziale. Per molti Disabili poter utilizzare tastiera, mouse, trackball o… su tutti i dispositivi limitrofi e associati allo stesso ID Apple risulterà comodo, agevole e produttivo.

“Controllo Universale” sarà una grande soluzione per i D-Utenti! Molto più di altre pensate esclusivamente per loro.

C’è solo da augurarsi che “Controllo Universale” funzioni almeno sin da subito anche sugli iPhone perché altrimenti di universale avrà solo il nome…

In conclusione

L’intera gamma di iPad rappresenta differenti prodotti di eccellenza. Laddove sono stato negativo non lo sono stato per il prodotto, ma per la relazione dello stesso con quei “Disabili DOC” che sono i soggetti del teorema.

Personalmente, comunque, penso che la gamma degli iPad sia composta da un’eccessivo numero di modelli. Io risparmierei sulla diversificazione e quindi su moltissimi costi che si potrebbero drasticamente abbattere; come anche non spingerei troppo sella qualità dei display non Pro e…

Questo potrebbe portare a un iPad – normale – con Face ID, a un iPad mini sempre con Face ID, mentre quello che oggi è l’iPad Air verrebbe cancellato dalla gamma per essere sostituito con l’iPad Pro 11″ (che potrebbe anche ribattezzarsi Air per non creare un vuoto nella gamma attuale) e in fine vi sarebbe – per appassionati benestanti o professionisti – la vera “bestia” top di gamma che, oggi, è l’iPad Pro 12,9″ con SoC M1.

Meno modelli, meno varianti anche cromatiche, più risparmi progettuali, produttivi e logistici a vantaggio di una “Accessibilità da top di gamma”!

L’immagine mostra iPad Pro 12,9″ posto sulla Magic Keyboard.


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