Abbiamo provato HomePod mini per voi, vale la pena regalar(se)lo per Natale?

Volta: 06/Jul Di: kenglenn 439 Visualizzazioni

Suono stereo, se ne hai due in una stanza – idealmente il salotto, ma non solo – e supporto multiroom: quando parli a Siri, sei sicuro che ti risponderà solo l’HomePod più vicino senza sovrapposizioni e risposte accavallate, come spesso capita con gli smart speaker e gli assistenti vocali di altri produttori. Apple ha da poco portato anche in Italia l’ultimo arrivato della famiglia HomePod: uno smart speaker sferico compatto, colorato, dai materiali di pregio (bello e resistente il cavo in tessuto tinta su tinta) e alto appena 8,3 centimetri.

L’acustica è davvero dettagliata e difficile da trovare in un dispositivo da 99 euro: sfrutta il chip Apple S5 per analizzare le caratteristiche del contenuto in riproduzione (lo fa circa 180 volte al secondo) e applicare complessi modelli di tuning per ottimizzare il volume, regolare la gamma dinamica e controllare in tempo reale il movimento del driver full-range e della coppia di radiatori passivi force-cancelling. Il suono è indirizzato verso la parte inferiore per consentire agli utenti di piazzarlo dove si voglia: la qualità rimarrà costante dovunque ci si trovi nella stanza, anche grazie a una serie di tre microfoni – abbiamo provato: puoi anche sussurrare qualcosa a Siri - mentre un quarto microfono rivolto verso l’interno serve a isolare il suono proveniente dall’altoparlante stesso per migliorare il rilevamento vocale anche quando c’è un bel fracasso.

SIMONE COSIMI

HomePod si può usare per riprodurre il segnale che viene dalla Apple Tv – se sono due anche in stereo e si possono ovviamente scegliere i contenuti semplicemente con la voce – così come da qualsiasi altra applicazione via AirPlay. Il supporto nativo – cioè l’utilizzo senza avere sempre dietro lo smartphone o un altro dispositivo - è invece riservato per ora ad Apple Music, Deezer e alcune altre piattaforme come Pandora e nei prossimi mesi Amazon Music ma anche a podcast e stazioni radio da iHeartRadio, radio.com e TuneIn.

Il set up è come sempre velocissimo: avvicinando l’iPhone allo speaker questo viene rilevato in automatico e si viene guidati in una procedura d’impostazione in pochi passaggi per allenare Siri al riconoscimento di uno specifico timbro vocale e per importare tutti gli estremi e gli accessi alle applicazioni supportate con una sincronizzazione visiva e sonora che dà ai gadget di Apple sempre un tocco di magia. I colori sono cinque: ai classici bianco e grigio siderale, visti già nei mercati d’esordio, si sono aggiunti ultimamente giallo, arancione e blu. Il rivestimento è in un tessuto molto resistente e quasi del tutto riciclato: basta azzeccare la tinta e lo speaker è in grado di integrarsi alla perfezione in qualsiasi arredamento. Anche la basetta è dello stesso colore mentre in alto c’è un pannello con i controlli che si attiva alla chiamata di Siri.

SIMONE COSIMI

Abbiamo provato HomePod mini per voi, vale la pena regalar(se)lo per Natale?

Proprio l’esperienza con Siri, che si è fatta più naturale e spontanea con un timbro vocale meno robotico, completa l’opera: Siri può identificare chi sta parlando fino a sei voci diverse, se l’opzione è abilitata – a proposito: HomePod si gestisce tramite l’applicazione Casa – per personalizzare richieste e risposte, sottoporre gli impegni del giorno o fare una telefonata. Come sempre, le possibilità sono infinite – c’èad esempio tutta la domotica a disposizione, esattamente come si può già fare via iPhone - tutto sta alle abitudini dell’utente. Fra l’altro, quando si ascolta musica su iPhone è sufficiente avvicinare il dispositivo a HomePod mini per trasferire all’istante lo streaming all’altoparlante senza perdere neppure una nota – e a breve si potrà fare anche con effetti visivi, sonori e aptici a segnalare questo “flusso” ininterrotto da e verso il piccolo speaker di Cupertino.

APPLE

C’è poi una nuova funzione, esclusiva degli HomePod, che si chiama interfono: consente a tutta la famiglia di comunicare con le altre persone in casa. Come? Inviandosi un messaggio da un HomePod all’altro in stanze diverse o in più stanze, come in una specie di avviso all’intera famiglia. Si può fare da iPhone, iPad, Apple Watch, AirPods e CarPlay (la funzionalità va abilitata sempre nelle impostazioni dell'app Casa). Meravigliosi anche i suoi di sottofondo (dalla pioggia al caminetto fino al ruscello) e molto utili i comandi rapidi creati su telefono o tabet e disponibili anche sullo speaker. L’effetto può essere un filo inquietante ma poi ci si abitua e se la casa è grande è molto utile. In un ufficio potrebbe esserlo ancora di più.

Come sempre da Apple massima attenzione ad ambiente e privacy. Sul primo fronte, HomePod mini utilizza il 99% di terre rare riciclate e il magnete al neodimio dell’altoparlante utilizza il 100% di terre rare riciclate. Il tessuto a rete – molto resistente - è realizzato con più del 90% di plastica riciclata e tutte le fibre di legno del packaging sono ottenute da foreste gestite in modo sostenibile o da fonti riciclate. HomePod mini è inoltre privo di mercurio, ritardanti di fiamma bromurati, PVC e berillio. Utilizza inoltre componenti a basso consumo energetico e un software in grado di disattivarli in modo intelligente quando non è attivo.

APPLE

Sul secondo, invece, le informazioni personali sono processate in locale, senza comunicazioni con i server Apple. HomePod riconosce, quando in stand by, solo il comando “Hey Siri” e le registrazioni non sono inviate continuativamente a un server e comunque non sono mai memorizzate da nessuna parte. Ogni richiesta è legata a un identificatore univoco e non all’Apple ID, a cui appunto non è associato. I dati che i dispositivi della casa si scambiano con i dispositivi Apple sono crittografati. HomePod mini è compatibile con iPhone SE, iPhone 6s o modelli successivi e iPod touch (settima generazione) con iOS 14; oppure con iPad Pro, iPad (quinta generazione o modelli successivi), iPad Air 2 o modelli successivi e iPad mini 4 o modelli successivi con iPadOS 14.

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